Il progetto di residenza artistica della Fabbrica Illuminata ruota attorno alla pubblicazione del romanzo di Cristian Mannu “Maria di Isili”, esponente della nuova leva di scrittori sardi che con la sua opera prima, ambientata proprio nel Comune di Isili, ha vinto il Premio Calvino 2015.
Il romanzo, ambientato nel piccolo centro di Isili (2.659 abitanti), terra di “ramai” e di tessitori, si sposta e si sviluppa in seguito nella Cagliari del primo dopoguerra, raccontando le vicissitudini di una donna, Maria, capace di pagare un prezzo altissimo per essersi ribellata alle convenzioni sociali, sullo sfondo di una Sardegna arcaica, affollata di vagabondi, “accabadore”, figli “burdi”, eventi sanguinosi, segreti indicibili.
L’aspetto peculiare del progetto della Fabbrica Illuminata consiste nella possibilità di stabilire un collegamento tematico con quella comunità, famosa per la cultura del rame, introdotta da un gruppo di emigrati di origine rom, portatori di un patrimonio linguistico detto “Arbaresca” (“sa Romaniska”), ancora oggi oggetto di studio. Ed anche se l’attività dei “ramai” col tempo si è praticamente azzerata, rimangono in paese tracce di quell’artigianato sapiente, a partire da un Museo del Rame del quale gli “Isilesi” vanno particolarmente orgogliosi.
Arvéschida è partner del progetto, giunto nel 2021 alla quarta annualità, e si occupa di: gestione social network, realizzazione clip video, riprese delle attività.
Terza annualità – 2020
La terza annualità, curata da Elena Pau, ha avuto l’ambizioso intento di fornire un’autonomia creativa e operativa agli abitanti della comunità isilese che hanno scelto di ricoprire una parte attiva nel progetto. L’operatrice culturale isilese Paola Atzeni ha curato un nuovo adattamento che ha visto protagonisti in scena i soci dell’Università della terza età dello stesso paese. Questa fase è stata avviata con un lavoro laboratoriale e dalla quale è nata un’esperienza di palco condivisa in un lavoro corale tra tutti i partecipanti.
Importante è stato inoltre il coinvolgimento degli attori professionisti nei vari ruoli interpretati nell’esito scenico della precedente annualità. Parallelamente a questa attività si è percorso il binario laboratoriale che ha coinvolto un’utenza più vasta che ha lavorato sotto la guida dei tutor alla realizzazione dei costumi, delle scene e delle clip cinematografiche. Un ulteriore contributo si è incentrato sulla recitazione radiofonica, curato dalla direzione artistica con l’ausilio di uno studio mobile. L’esperto Gigi Marras ha curato in concerto con Elena Pau i segmenti audio, anche questi funzionali all’esito scenico.
L’importante disponibilità degli isilesi ha permesso, nonostante l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, di proseguire nello sviluppo di un progetto creativo funzionale alla vocazione portante di un progetto di residenza.
La direzione organizzativa dell’intera residenza è stata affidata alla project manager
Claudia Benaglio, con il costante supporto della segreteria organizzativa rappresentata da
Manuela Perria.
Per la terza annualità Arvèschida si è occupata di:
- Social Media Management (Facebook, Instagram, YouTube): a cura di Lucrezia Degortes
- Realizzazione riprese e montaggio video dei laboratori: a cura di Andrea Deidda e Davide Dal Padullo.
- Realizzazione riprese e montaggio video esito scenico: a cura di Andrea Deidda, Daniele Arca e Davide Dal Padullo.
Seconda annualità 2019
Nella seconda annualità, a seguito dell’improvvisa scomparsa del regista e direttore artistico Marco Parodi nel settembre 2019, la messa in scena dell’incompiuto è stata curata dall’attore Pino Micol. Oggi la direzione artistica fa capo ad Elena Pau, nel 2004 co-fondatrice con Marco Parodi della Fabbrica Illuminata.
La seconda annualità si è occupata, sotto la guida dell’attore Pino Micol, della fase scenica dell’attività di residenza dove sono state messe a frutto le competenze avviate precedentemente. Numerosi gli attori in residenza nel ricoprire i vari ruoli, tra i quali quello della protagonista Maria affidato all’attrice Valentina Sulas.
L’inserimento del linguaggio cinematografico ha portato alla realizzazione di riprese con protagonisti gli stessi isilesi, in risposta ad una call aperta ai residenti con applicazione in un set cinematografico. Dal materiale raccolto è stato poi realizzato un video per un suo inserimento nell’esito scenico curato da Micol. Le riprese sono state pensate quali elemento scenico e drammaturgico funzionale ad una commistione linguistica dell’arte del cinema e del teatro.
Per la seconda annualità Arvèschida si è occupata di:
- Social Media Management (Facebook e Instagram): a cura di Lucrezia Degortes
- Organizzazione set per gli inserti cinematografici diretti dal regista Enrico Pau e direzione casting: a cura di Viola Cannas e Lucrezia Degortes
- Riprese inserti cinematografici diretti dal regista Enrico Pau: a cura di Daniele Arca
- Riprese video dell’esito scenico: a cura di Andrea Deidda e Daniele Arca
Montaggio inserti cinematografici ed esito scenico: a cura di Davide Dal Padullo
Prima annualità – 2018
Con i laboratori e le attività di tutoraggio aperte alla comunità isilese e inserite nella prima annualità, sono state costruite le basi per la realizzazione di un esito scenico nell’annualità successiva. L’attività formativa, curata da tutor scelti, si è sviluppata attraverso numerose attività propedeutiche rivolte sia a ragazzi che agli adulti. Sono stati dunque avviati percorsi differenti riguardanti la recitazione (a cura di Marco Parodi), la costumistica (Salvatore Aresu), la scenografia (Paolo Sprega), la progettazione delle luci (Stefano Delitala) e la sezione cinema a cura del regista Enrico Pau.
Per la prima annualità Arvèschida si è occupata di:
- Social Media Management (Facebook, Instagram, YouTube): a cura di Lucrezia Degortes.
- Realizzazione riprese e montaggio video dei laboratori: a cura di Andrea Deidda e Davide Dal Padullo.